lunedì 14 maggio 2007

se chiudo i miei begli occhietti spenti

(roma)
L'adolescente del piano di sopra si è fatto male, e da alcuni giorni non va a scuola. Quindi, invece di impugnare il suo strumento assassino, con cui strazia sistematicamente la storia del rock, solo per l'intero pomeriggio, ora si esibisce anche la mattina alle 8. Ah, beh, son fortune.
Oggi però c'è qualcosa che non va. Sto ancora dormendo, quando uno dei miei neuroni mi segnala un'anomalia: il ragazzino non distrugge, come al suo solito, un repertorio vecchio di almeno vent'anni, ma sta attaccando, deciso, una canzone degli Afterhours di pochi anni fa. L'altro neurone invece sta azionando il segnale di pericolo. Spalanco gli occhi. Cazzo.
Sono fortunata con la musica, è molto raro che io leghi una canzone a una storia; più facile che lo faccia con libri e film. Questo mi dà il vantaggio, quanto la relazione finisce, di poter ascoltare indisturbata la radio o mettere su un qualsiasi cd, senza cadere in vortici di depressione e autocompatimento: è abbastanza difficile che trasmettano per radio Io e Annie o Il Maestro e Margherita. Naturalmente, come tutti, ho le mie eccezioni; e il killer del piano di sopra, in una di queste eccezioni, ci sta sguazzando. E la stona pure. Resto per qualche secondo a fissare il soffitto, poi mi alzo, mi infilo la giacca militare, prendo le chiavi, esco, salgo le scale e mi attacco al campanello. La creatura arriva dopo un po', apre, mi guarda, e la sua faccia passa dal sorpreso all'atterrito. Mi immagino. Non credo di avere un bell'aspetto. Restiamo a fissarci per qualche secondo, lui che vorrebbe chiedere cosa c'è ma non osa, io che sto cercando di attivare le mie corde vocali massacrate da fumo e polline. Poi, col tono più dolce che riesco a modulare,
- Quella canzone, no
chiedo.
Lui annuisce.
Mi giro, scendo e me ne torno a letto. Ascolto il silenzio per un po', e mentre richiudo i miei begli occhietti spenti, sento le note di quella che, nelle intenzioni, dovrebbe essere Something. Sorrido.
Guarisci presto, per favore.

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