(roma?)
allora. c’è questo quartiere, a roma. del tipo, popolare, ammesso che questa parola abbia ancora un senso. palazzoni grandi e alti, case popolari, poco concesso alla vista. ti ci inoltri dentro perché c’è un posto dove devi andare per fare contenti i tuoi amici. un posto all’aperto. tu sei ben lieta di fare contenti i tuoi amici, potendo, ma qui, l’unico posto all’aperto dove si possa far qualcosa, a tuo parere, è il marciapiede lì davanti. comunque segui le indicazioni, e inizi a trovare cartoncini che ti dicono di non disperare e andare avanti.
ed è una cosa assurda. in mezzo a un quadrilatero di enormi palazzi di minimo dieci piani, massicci e gretti e pesanti, c’è una collinetta. minuscola. su questa collinetta minuscola c’è un casale. a due piani. con terrazze, e spiazzi, e mostre, e bancarelle che vendono libri a un euro, e persone che parlano di romanzi, e altre persone che suonano, e altre ancora che cucinano, danno da bere, hanno sempre un posacenere, se ti serve, e se hai perso l’accendino te ne regalano uno.
naturalmente è una distorsione spazio-temporale. c’è un qualche neurone che cerca di avvertirti che, innanzitutto, non è possibile. a priori. secondo poi, se guardi da fuori, non c’è tutto questo spazio, che invece vedi dentro. e per finire, la notte qui ha un altro colore. fai mente locale. con chi vorresti stare, qui? e la risposta ti sorprende, ma neanche troppo.
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5 commenti:
...poi ti svegli e ti accorgi che era tutto un sogno. ed è pure lunedì. sia maledetto murphy e tutta la sua stirpe!
ah, c'è qualcuno che si è svegliato peggio di me. bene bene, son cose che danno soddisfazione. c'è qualcun altro qui che ha fatto l'una a riguardare volevo solo dormirle addosso, e poi ha fatto le tre a riascoltare compulsivamente canzone popolare di einaudi? no? nessuno? grazie. vi stimo moltissimo.
con chi vorresti stare, qui?
la risposta è sicuramente: con quo, qua e zio paperino
per colpa tua sto rileggendo quella vacca di nonna papera (non ce l'ho con nonna papera, è il libro che si chiama così). una volta ispiravi letture migliori. tzè.
"ci sono più cose in cielo e in terra, orazio, di quante ne sogni la tua filosofia"
(clarabella)
non ho capito perchè leggi bisio e poi cerchi qualcuno a cui dare la colpa
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