mercoledì 5 marzo 2008

max

(roma)

il mio primo fidanzato invisibile si chiamava hans. avevamo una storia bellissima, eravamo felici, ci divertivamo tanto insieme. purtroppo un giorno ho presentato sua sorella greta a un mio amico di milano; lui ha deciso che tra loro non c’era feeling, e l’ha cacciata di casa. non siamo più riusciti a trovarla (trovare le persone invisibili non è per niente facile) e hans non me l’ha mai perdonata. è finita così, e ancora un po’ lo rimpiango.
guappo l’ho conosciuto circa un anno dopo, a una festa. con lui ci siamo lasciati per colpa mia: non riuscivo proprio a sopportare i suoi amici. anche se non posso dire che li vedessi spesso.
quando ho conosciuto max ho pensato, finalmente uno con un nome quasi normale. con max, per ora, va tutto bene. stamattina abbiamo fatto una lunghissima passeggiata in centro; abbiamo girato per librerie, negozi d’arte, musei. siamo una coppia discreta: in pubblico al massimo ci teniamo per mano, non parliamo quasi, ci guardiamo e ci sorridiamo. io controllo che nessuno lo investa; questa città è incredibile, quando attraversi fanno tutti finta di non vederti.
max è paziente e comprensivo. sa che sto cercando un regalo per un altro uomo, e alla scusa che gli ho imbastito, che si tratta di un regalo d’addio, non ha creduto nemmeno per un secondo (è invisibile, non è mica scemo). però non gli importa, perché sa che non deve preoccuparsi. lui è molto più presente, più gentile, sensibile. non mi ferisce mai, non dice mai niente di sbagliato, è attento, sa che basta poco per farmi felice, e pochissimo per farmi male. è così perfetto che quasi non sembra vero. ed è molto, molto più visibile.

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