martedì 3 luglio 2007

cartoline

(roma)

buongiorno. sigaretta? io inizio ancora le mie giornate in cucina, cambiando l’acqua al gatto e guardando il caffè uscire piano dalla moka. il tè non lo preparo a nessuno, la mattina. il pomeriggio, sì, c’è sempre qualche amica che usa questa casa come tana. ma la mattina il tavolo resta vuoto di tovagliette e tè e biscotti e io appoggiata a me stessa che ti guardo fare colazione. mi piaceva, lavare i piatti della sera prima mentre tu ancora dormivi, metterti su l’acqua del tè, e poi guardarti. la radio è tornata in cucina. in bagno non ho ancora messo la tenda alla doccia. avevo comprato dei grossi pesci colorati antiscivolo, ma li ho dovuti togliere perché spaventavano il gatto. chi ha paura di un gatto che ha paura di un pesce colorato antiscivolo, ha paura a sua volta di un pesce colorato antiscivolo? no, vero? qual era, il problema, che il gatto è vivo? un po’ come le scritte sui muri della città.
spesso dormo per terra. ho tirato via un materasso, il tuo, e l’ho messo sul pavimento. la tua parte dell’armadio è ancora la tua parte dell’armadio. la tua maglietta preferita è ancora lì. ci sono anche i tuoi regali. tanto, noi non abbiamo paura del buio, e il chiuderci nell’armadio ci è familiare. ho appeso una stoffa giapponese sul caminetto, rossa, con su ritratta una geisha. forse ti piacerebbe. c’è molto più disordine di quello che ricordi. c’è molto più silenzio.
come sai, non ho passato la revisione per via delle gomme. come sai, la tua gomma è esplosa tentando di uccidermi. come sai, le ho cambiate tutte. come sai, io comunque odio guidare, e preferisco che lo faccia tu. anche se tu odi guidare la mia macchina. e non la prendi bene, se ti chiedo se hai visto un parchimetro, mentre stai facendo una manovra assurda per parcheggiare.
mi piace scrivere di te. sei adatto a qualsiasi sentimento io abbia necessità di esprimere. copri le sfumature calde e quelle fredde, e da un po’ di tempo, finalmente, copri anche quelle tiepide o fresche. mi piace pensare che resterai nella mia vita come una specie di traduttore di sentimenti. quando mi sveglio la mattina e tutto è molto quieto, un po’ autunnale, con un vento leggerissimo e qualche foglia rossa che cade, e il cielo è grigio ma non è detto che piova. anzi, probabilmente non pioverà. in questo attimo, sei l’autunno. sei stato primavera, estate e inverno. mi serve l’idea di te, per poter dipingere le stagioni che cambiano. sei l’unico al mondo che può capirlo, credo.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

per la cronaca, cambiare l'acqua al gatto tutti i giorni è una crudeltà bella e buona. lo sanno tutti che i gatti prediligono l'acqua stagna, possibilmente putrida, tipo quella delle pozzanghere fangose, dei sottovasi sporchi delle piante o, per i gatti casalinghi, quella del water.

Anonimo ha detto...

La curiosità è prepotente: perché, scusa, a casa tua non si tira l'acqua del water almeno una volta al giorno?!?

Anonimo ha detto...

siete raccapriccianti. una si ispira, scrive una lettera d'addio piena d'amore malinconia e nobili sentimenti, e voi parlate di cessi. quando smetterò di ridere mi indignerò, per tutto questo, sappiatelo.

Anonimo ha detto...

Non credo di aver paura di un pesce colorato antiscivolo. Non ne ho mai visto uno, ma ritengo di poter reggere all'incontro.

PS stiamo ovviamente parlando di un pesce colorato antiscivolo morto, vero?

Anonimo ha detto...

tu lo hai fatto apposta, a scrivere un commento l'11 alle 11.11? e chi siamo noi per stabilire se un pesce colorato antiscivolo non abbia in sé una scintilla di vita?

Anonimo ha detto...

è l'ora della citazione:
"dal mare alla rete del pescatore, dalla rete del pescatore al mercato e infine nel vostro stomaco. che altro deve fare il pesce antiscivolo? spazzarvi pure per terra? TUTTI I PESCI ANTISCIVOLO - su rieducational channel."
a proposito voi il pessce antiscivolo lo preferite lesso o alla griglia?