sabato 25 agosto 2007

felice non compleanno

(roma)

tra circa tre settimane sarà il mio compleanno, e mia madre mi telefonerà alle 16.00 precise, come ogni anno, per ricordarmi che:
- sono nata prematura fregandole un mese di ferie per maternità
- alla mia età lei era già sposata
- alla mia età lei aveva già una figlia di tre anni
- alla mia età lei aveva già un contratto a tempo indeterminato.

io sospirerò, ricordandole che:
- le ho risparmiato un mese di mal di schiena e vene varicose
- il suo matrimonio è allegramente naufragato già da un bel po’
- sua figlia è una totale delusione sotto qualsiasi punto di vista
- era un lavoro di cui si è lamentata ogni giorno fino alla pensione (anticipata).

tra una settimana sarebbe il compleanno di una persona che non lo festeggerà, né quest’anno, né il prossimo, né mai più, perché è ormai passato da quasi due anni, il suo ultimo compleanno.
io me lo ricordo, perché in qualche modo si deve riparare. in qualche modo si deve bilanciare. in qualche modo, noi che restiamo, dobbiamo pagare pegno ai nostri sensi di colpa, e lo facciamo in modi vari e ameni; sobbarcandoci viaggi infiniti verso tombe con foto che non ci piacciono; ricordando date ormai prive di torte e regali; salutando le domeniche in settembre che non sono più dedicate al cucinare schifezze atte a distruggerci il fegato; sentendoci stringere qualcosa, dentro, quando qualcuno ci viene in mente all’improvviso; qualcuno che, con somma ingratitudine, non vorremmo più ricordare, a meno che non ci venga concesso il ricordo privo di dolore, privo di rimorso, privo di altro che non sia l’essere stati semplicemente felici di esserci incontrati.

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