martedì 20 novembre 2007

questa mia pessima abitudine di dimenticare tutto in giro

(roma)

e continuo a guardarmi dall’esterno, a parlarmi in seconda persona, a sentirmi a metà; però ci provo. esco. faccio cose, vedo gente. vado all’opera, alle presentazioni dei libri, ai concerti, addirittura agli aperitivi. frequento corsi di yoga e di francese e di tutto quello che mi viene in mente di settimana in settimana. mando curriculum a responsabili risorse umane milanesi, con cui ho il coraggio di sostenere che il trasferirmi a milano mi renderebbe felice. che poi, a questo punto, perché escluderlo. tanto non mi cambia niente.
mi è venuto il dubbio che, magari, sento che mi manca qualcosa perché è ormai più di un mese che il mio corpo astrale se ne sta stravaccato sul tuo divano a litigarsi la pizza con la mou e a bere qualsiasi cosa di vagamente alcolico gli capiti vicino. ho il sospetto che gli sia passata la mania di urlare non mi avrete mai. comunque, tra una settimana me lo vengo a riprendere. perché, a priori, io voglio bologna, voglio il divano, la pizza a mezzi con la mou e qualsiasi cosa io riesca a bere. tutto il resto viene dopo. se poi verrà.
e poi non posso lasciare corpi astrali in giro per mesi. come lascio gli ombrelli ovunque, come perdo le sacche da viaggio chissà dove, come mi scivolano via di tasca le sigarette e gli accendini, come non mi ricordo mai dove ho lasciato i guanti. non è lo stesso, lasciarmi, perdermi, farmi scivolare via, dimenticarmi. ovunque io sia rimasta, torno indietro e mi porto via.

Nessun commento: