mercoledì 27 febbraio 2008

largo ai giovani

(roma)

ieri guardavo sanremo (sì, e allora?), e mi è venuto in mente de mita. pensavo, si sarà detto che non è giusto, che lui, in parlamento, no, mai più, e cutugno, al festival, sì, un’altra volta? che poi, dovendo scegliere.
poi ho iniziato a fare tutta una serie di parallelismi tra festival e politica, e chiaramente mi sono depressa. perché calzavano tutti a perfezione.

due anni fa ho usato i titoli dei giornali in campagna elettorale per fare un grazioso secchio della spazzatura in cartapesta. solo che è venuto un po’ piccolo, per cui credo che lo sposterò in bagno e approfitterò di questo tranquillo mese e mezzo di paura per farne uno molto più grande. e magari altri due-tre per la differenziata. al limite ne regalo anche qualcuno agli amici.
te, spenné, ti serve un altro secchio, magari un po’ più discreto del mostro che abita la tua cucina?

io sto in uno di quei periodi, tipo di attesa e sospensione, in cui si cerca di fare del proprio meglio, ma in fondo si sa che non cambierà nulla. è incredibile la creatività che tiriamo fuori nel complicarci la vita in vista di niente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

oh, sarebbe molto bello e poetico.
però attendo ancora il cestino fatto coi giornali (erano giornali, vero?)
o è la stessa cosa?
sai di cosa anche avrei bisogno?
di titoli.
di libri.
da leggere.
e poi mi piacerebbe mettermi a leggere la mappa della città di roma.
avete dei nomi di posti e strade che fanno sognare.

dovrei smettere di commentare e scrivere post, lo so.
e iniziare la petizione per salvare l'hotel ambosmundos dall'abbattimento.
no, non è ancora a rischio, ma se tanto mi da tanto...

Anonimo ha detto...

colore?

tipo, torbellamonaca? torpagnotta? appiramide?

(ma se distruggono l'ambos mundos noi veniamo proiettate in una dimensione parallela e nell'universo così come lo conosciamo finiamo smaterializzate? no, perché, in caso, farebbe comodo saperlo prima)