giovedì 3 aprile 2008

e siccome è facile incontrarsi, anche in una grande città

(roma)

se la motrice non sente la necessità di deragliare per prati per cogliere margheritine, se il treno non impatta contro un esercito di locuste pronte all’invasione della padania, se gli ufi non decidono di atterrare sui binari, se un qualche passaggio a livello non cambia dimensione all’improvviso, se non si verificano eventi su cui trenitalia non ha responsabilità quali guerre, insurrezioni, rivoluzioni, inondazioni, tifoni, glaciazioni, battaglie fra pianeti, esplosioni di reattori nucleari, trasformazioni in vasi di petunie o capodogli, contatto fra materia e anti-materia, espulsione del nucleo dell’antimateria e inizio procedura di autodistruzione, distorsioni dimensionali dovute alla decisione di s. di tornare in quella città lì.
se tutto questo non accade, io, settimana prossima, sto a milano.
se tra dieci giorni non sono tornata, pennuta, fai dragare i navigli.

(e siccome è facile incontrarsi, anche in una grande città, io avverto, che sto arrivando. perché, qualora dovesse davvero succedere, di incontrarsi, si sappia che è meglio tirare dritto facendo finta di nulla. siamo più felici così)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

se t'avanzano un paio d'ore, o se la centrale del male ti fa perdere la coincidenza batti colpo.
intanto prometto solennemente che entro la prossima settimana mi informo per le fogne.
che la tromba d'aria che sta infuriando fuori mi porti via come dorothy nel magico mondo di oz.
uhm, magari...

Anonimo ha detto...

uh, c'è una tromba d'aria anche qui. che cosa carina.
(cioè, insomma)

Anonimo ha detto...

sei libera venerdì prossimo a pranzo, o donna?

Anonimo ha detto...

posso fare una scappata in centro, oh donna.
abbracciarti, baciarti e tornare a sudare sui conti.
mai proposta più romantica ti fu fatta, mia cara.

Anonimo ha detto...

io lo apprezzo il tuo romanticismo, oh donna. trenitalia meno, però. che per farmi scendere dal treno, farmi baciare appassionatamente in quel di piazza maggiore e farmi risalire su un altro treno mi fa pagare l'equivalente di un altro viaggio, più o meno.
allora, restiamo maggio e fogne, io dico. che così ti bbbacio sul materassione gonfiabile. se non mi ammazza ribaltandomi contro l'armadio.