venerdì 20 febbraio 2009

(manuel agnelli è reale, ma sembra irreale)

(roma)

volevo scrivere di quanto sia bella il paese è reale degli afterhours, ma è bella oltre. oltre la capacità che ho io di spiegare, di come mi sia arrivata addosso come un rimprovero e una speranza; di come li abbia visualizzati che mi dicevano, ok, noi ti abbiamo capita quando ti abbiamo detto che non è niente, non è per sempre, ma adesso basta; di come mi abbiano osservata ferma in tangenziale piangere per una delle tante cazzate fresche splendide dorate avvelenate che inseguo; di come mi abbiano sentita voler pensare solo che fra poco è primavera; di come mi abbiano letta sul mio treno in mezzo al niente.
poi è successo questo.
la gialappa’s commenta il festival su radio2, hanno un inviato nel retropalco dell’ariston. martedì sera parlano con manuel agnelli, della probabile eliminazione, dei fan che si sono lamentati per la partecipazione a sanremo; lui è tranquillo, gentile, pacato, paziente. mercoledì sera non è all’ariston ma i gialappi lo cercano e lui va in teatro apposta per chiacchierare con loro, gli chiedono se può fare qualche nota della canzone, lui spiega che non ha gli strumenti dietro ma promette che giovedì, dopo l’esibizione per il televoto, la canterà al microfono dell’inviato. giovedì gli afterhours salgono sul palco all’una (in effetti è già venerdì), cantano il paese è reale, sanno benissimo che non verranno votati (salta l’esibizione con cristiano godano di oggi. è tutto molto coerente: avevo pensato, quando mai poteva succedere una cosa del genere, afterhours e cristiano godano sul palco dell’ariston con una canzone di una bellezza incommentabile? mai, appunto). salutano e se ne vanno. nel backstage, l’inviato della gialappa’s ferma manuel agnelli.
all’una passata, sulle scale del retropalco, manuel agnelli prende una chitarra, si infila le cuffie del cialdone, e con molta tranquillità, dopo aver chiesto se erano sicuri che potesse suonarla tutta, quasi a voler dire non vorrei disturbare, con la sua chitarra, canta il paese è reale. tutta, dalla prima all’ultima nota, una versione di una bellezza che va oltre l’essere già oltre da un bel po’. quando finisce ci sono quei frammenti di tempo di silenzio di tutti noi, io che ascolto alla radio, loro in studio, le persone lì accanto, che stiamo trattenendo il respiro e che anche volendo cosa mai potremmo dire. finché ci sblocchiamo di colpo, respiriamo, si sentono gli applausi dal backstage, l’entusiasmo, la gratitudine, l’inviato poi spiegherà che erano tutti lì fermi ad ascoltare nel retropalco, sulle scale, nel passaggio verso l’uscita, anche le guardie, quelli del servizio d’ordine, tutti immobili e in silenzio. i gialappi impazziti di gioia, e lui ringrazia loro.
no, manuel. grazie tu, grazie.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

sí, chi l'ha sentita alle due di notte non se la scorda, quella versione acustica meraviglia..

Osteria dei Satiri ha detto...

bel post. io l'ho sentita, e non aspettavo altro, da tutta la serata.
speravo anzi che Manuel continuasse con qualche altro pezzo del loro repertorio!
gli afterhours sono stati come un pugno in un occhio a sanremo, ma di quelli che fanno male, ma forse fanno anche riflettere, di quelli che non dimentichi. li vedevi su quel palco come degli imbucati a una festa di gran gala, con tutto il pubblico perbenista a non capire e a chiedersi: da dove sono entrati questi cialtroni?? chiamate la sicurezza!!

la versione acustica è una chicca!
un pezzo di bravura...e la gialappa's l'ha colta al volo. come non concordare quando ieri hanno detto: 8 spanne sopra tutti gli altri. oppure nelle prima serata: andate da Masini e gli spiegate come si scrive un testo!
grazie Manuel, grazie Gialappa!

ciao
Max

Anonimo ha detto...

vinz: meraviglia. sì. è la parola che ha usato anche un mio amico, ed è proprio perfetta.

max: in effetti quando manuel ha detto alla gialappa’s, vi faccio un miniconcerto di 45 minuti, io ho pensato, dai dai dai! comunque hai ragione, grazie anche ai gialappi, che senza di loro, niente meraviglia.

che poi pensavo, visto che ormai tanto sono fuori gara, non è che si potrebbe salvare l’esibizione con godano facendoli cantare domani come ospiti? poco, quel paio d’ore, non di più, insomma.

Cletus ha detto...

la cerco su youtube, voglio risentirla. Per bene.

Anonimo ha detto...

cerchi la versione acustica per la gialappa's, signor cletus. e poi la risenta. per bene.

Anonimo ha detto...

la versione acustica dalla gialappa. radio2: http://www.sendspace.com/file/lui2mt

bellissima.

ciao

Anonimo ha detto...

grazie, riccardo.

(bellissima).

i gialappi hanno chiesto a manuel se la mette nel prossimo album, mica male come idea.

Bandini ha detto...

Mannaggia, me la sono persa.

Anonimo ha detto...

bandini, c'è più traffico con quel file in questi giorni che sulla via del mare in un week-end di agosto. ci vuole davvero parecchio impegno per riuscire a perderla, eh.

Qui-ju ha detto...

gli after sono ruvidi come i nostri pensieri più pesanti, che ci fanno riflettere e ci ricordano che abbiamo ancora un cervello funzionante e del sangue che ci scorre nelle vene...grazie a manuel e alle sue meraviglie.