sabato 17 ottobre 2009

volo nolo malo

(roma)

il grande spirito del bradipo, che in genere mi guida e mi illumina (con mezzo cerino per volta e con molta calma) è latitante. pare abbia trovato traffico sul ramo di un albero, e si sia addormentato in mezzo all’incrocio. lo sostituisce una sciamana di origini vichinghe, sinceramente convinta che ogni problema nella vita possa essere risolto tirando un’ascia addosso a qualcuno. a caso. io non ho asce e se anche le avessi mi farei male da sola soltanto a guardarle; al limite posso tirare pigne, ma ho una pessima mira e mi dà fastidio restare appiccicaticcia di resina.
la sciamana sostiene che devo imparare a comunicare la rabbia. le ho detto che ho imparato a comunicare in italiano, inglese, francese e giapponese, e adesso anche la rabbia mi sembra eccessivo. per il momento con le lingue straniere avrei chiuso. lei scuote la testa e insiste che devo assecondare i cambiamenti energetici del pianeta. io domando se influiranno sulla frequenza delle corse della metro b. lei lascia un messaggio nella segreteria telefonica del grande spirito del bradipo, chiedendogli quando torna a occuparsi di me che non ne può più. al posto del bip si sente ronfare.
allora vado in stazione a guardare i treni. lo faccio da quando ero piccola. le cose vanno e vengono senza che ci sia bisogno di scegliere, e ad osservarle da fuori non si deve nemmeno pagare il biglietto, né porsi il problema della puntualità. in realtà frenitalia è stata inventata affinché gli esseri umani si rendessero conto che il concetto di tempo è stato del tutto frainteso. anche il concetto di pulizia dei bagni, peraltro.
io non scelgo; questa storia che tutta la vita è prendere decisioni etc etc non l’ho mai capita. le cose avvengono e basta, e se proprio non si ha niente di meglio da fare se ne può prendere atto. che è un po’ come quando i medici del pronto soccorso constatano l’ora del decesso. i sentimenti muoiono, le esperienze muoiono, muoiono i tempi, le amicizie, gli amori, la fiducia, e quando si lascia qualcosa, qualcuno, un lavoro, una persona, un’esperienza, un’amicizia, tutto quello che si sta facendo non è scegliere, non è decidere, è solo accorgersi che è morto, alzare gli occhi verso l’orologio a parete e registrare l’ora del decesso. e poi si va via, e nemmeno quello è scegliere, perché si crede di andare via, e invece si è stati andati via. che è brutto, e non solo da un punto di vista grammaticale, lo so.

7 commenti:

Claudio dei Norma ha detto...

La luna consiglia: Fastidio del Maestro Kaos e gli I Like Trains.
Fastidio, soprattutto.

(b.) ha detto...

sì, vabbé, ma quando arrivi?

(s.) ha detto...

cla'. e pessimismo.
no, bella, fastidio. fastidiosamente compresa. poi fastidio è una di quelle parole che se non le dosi bene dopo un po' ti si ingarbugliano le sillabe e stai lì a chiederti che lingua è.

pennuta. io direi venerdì. arrivo, mi faccio prendere a secchiate d'acqua gelida da pel(l)a, finisco in ospedale con la polmonite (a bulagna o a frera) e poi se sopravvivo riparto. suppongo che da voi come al solito ci sia quel clima mite che in confronto i pinguini al polo sud si sventolano infastiditi dall'afa.
valgono le regole dell'altra volta: mi si dice che ho un bell'aspetto, non mi si dice che sono dimagrita, non ci si pone il problema di cosa darmi da mangiare tanto non posso mangiare praticamente niente, e quindi volendo posso mangiare praticamente tutto. io in cambio troverò bellissimi gli occhiali di chiunque.

(b.) ha detto...

supponi bene, sorella.
ok su tutto. solo sostituisci migliorie alla magione agli occhiali e siamo a posto.
attendo dettagli tuom incipiente arrivo stop.
tante cose stop.
niente post che ammazza la settimana sul nascere? stop.

peppermind ha detto...

(non mi torna che si è stati andati via... cioé, potrei comunque rimanere lì "col morto", chi mi schioda? Voglio vedere! DAI! FATEVI AVANTI! No, vabbe', mi son lasciato prendere da questa battaglia per il diritto di rimanere con il morto)

(s.) ha detto...

spenné. no, stavolta mi sono limitata ad ammazzare il week-end, che la settimana fino a giovedì non c'è bisogno di ammazzarla, è già decomposta.
ah, ho scoperto che tanto per cambiare quando parto io c'è sciopero. per cui come al solito il mio arrivo è previsto fra il pomeriggio di venerdì e prima o poi. però farò del mio meglio per venire a prenderti al lavoro, che qui ci piacciono le tradizioni.

ppp. ti ci vedo, a interpretare il remake di week-end con il morto.

peppermind ha detto...

@S: Lo faccio spesso, questo weekend col morto.
Il morto sono io, ovviamente, a fine settimana >.>