giovedì 21 giugno 2007

arrivederci amore ciao

(roma)

il caldo ha un odore, così come la pioggia. così come certa luce. questa notte ho fatto una cosa stupida, ma si sa che d’estate le persone impazziscono più facilmente. non so nemmeno se era luna piena. ma so che c’entrava, la luna.

faccio confusione tra passato e presente, e questo è sempre stato un problema. e sono ossessionata dai deja vu.

38 gradi, il sole a picco, non piove mai, non tira vento. stamattina, quando sono uscita, c’era la stessa luce di quando da piccola arrivavo presto in spiaggia.

il sole a picco. la luna a picco. le persone continuano ad andarsene senza salutare.

holden:
se me ne restavo lì era perché cercavo di provare il senso di una specie di addio. voglio dire che ho lasciato scuole e posti senza nemmeno sapere che li stavo lasciando. è una cosa che odio. che l'addio sia triste o brutto non me ne importa niente, ma quando lascio un posto mi piace saperlo, che lo sto lasciando. se no, ti senti ancora peggio.

io:
mai dire addio a qualcuno. sempre arrivederci.
la gente che si dice ciao poi magari non si sente più per anni. addirittura muore, nel frattempo, come se niente fosse. la gente che si dice addio, invece. chi dice addio è inaffidabile.

holden:
hai capito dove vanno le anatre quando il lago gela?

io:
no. ma ci sto lavorando.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Hai ragione la gente che ti dice ciao poi muore...

Anonimo ha detto...

e poi dici.. ok domani chiamo.. o mi faccio sentire.. e ti accorgi che la luna non è più a picco.. da nessuna parte