sabato 2 giugno 2007

Concerti di ex, messaggi di ex, ex

(roma)

Il bellissimo concerto di mercoledì sera, dicevamo: belle le canzoni, bello il locale, bella la compagnia al mio tavolo, composta dal trio della pazzi&cretini srl. Giusto un paio di inconvenienti: primo, era il concerto del mio ex, il mio ex storico, il dio dei miei vent’anni, quindi il mio tavolo galleggiava, isola felice ma un po’ preoccupata, in un mare di tavoli occupati da gente che, o non volevo rivedere io, o non voleva rivedere me. Secondo, a dieci minuti dall’inizio del concerto, mentre la pazzi&cretini srl, adeguatamente riempita di birra, brindava all’incoerenza, parlava di sogni e si dava prove di amicizia di quelle che commuovono pure noi cinici bastardi, il mio cellulare ha fatto bip. Sms. Di un ex, quello noto alle cronache, anche bolognesi, come il Poeta P, che avevo molto faticosamente espulso dalla mia vita a ottobre, come ricorderai. Ora, già un ex da affrontare è una roba snervante. Due insieme sono improponibili. Se si tratta del primo e dell’ultimo, poi, è pura sfiga.
Gravi interrogativi agitano i miei due neuroni. Perché, otto anni dopo che sono stata lasciata per una tizia che assomiglia a una mucca e che va ai concerti vestita in tailleur bianco, la suddetta mucca ancora mi guarda male? A parte che quella cornuta e mazziata all’epoca fui io; a parte che sono passati otto anni; ma soprattutto: hai attraversato tutta Roma per andare a un concerto, e allora guarda il concerto, non guardare me, cretina.
Perché una fa tanta fatica per liberarsi di un uomo, viaggia per mezza Italia, addirittura scrive romanzi, e il tutto deve essere vanificato in un minuto da un sms? Tutto ciò mi dà diritto a una tariffa speciale da parte della Tim?
Però sono stata bene, pennuta, nonostante tutto. Guardavo il dio sul palco, ed ero così fiera di lui, orgogliosa, felice e illuminata, e ho capito che, per quanto sia uno dei due peggiori soggetti con cui abbia avuto a che fare, io gli voglio un bene che a nessun altro al mondo, mai. Riguardo all’altro peggiore soggetto, nelle 48 ore successive al suo sms, sono stata devastata da un doposbronza terrificante, ho rischiato di passare la notte al parcheggio Ikea perché si era scaricata la batteria, ho urlato contro la mia vicina di casa che ora mi odia, mi si è bloccata la schiena, ho litigato con un amico per colpa sua. Beh, considerato che l’ultima volta che avevo avuto a che fare con lui ho rischiato di morire per l’esplosione di una gomma, considerato che il giorno che gli ho detto ti amo per la prima volta, un tizio mi ha spaccato un labbro, considerato che l’ultima volta che abbiamo dormito insieme lui nel sonno mi ha tirato una testata che quasi mi ammazzava, considerato tutto questo, io direi che stiamo facendo notevolissimi passi avanti. Ah, sì. Come diceva quel pugile, se lo ammazzo vado pari.

Nessun commento: