mercoledì 19 settembre 2007

Elite con l'accento acuto sulla prima e che nelle maiuscole è un casino

(siam poi gente delicata, noi bolognesi)

Questo tuo post dal colore ambrato e sapore di muschio, caciocavallo e fichi mi sorprende.
Non è nel tuo stile, non trattandosi di flusso di coscienza.
In quanto parlare, anzi scrivere da soli e per sé soli serve a prendere coscienza.
Il fatto poi che io sia un'asociale e non abbia abbastanza stima di me stessa per obbligare tutti quelli che conosco a leggere e commentare i cazzi miei, e tu scriva cose che abitualmente lasciano con la bocca aperta, privando il lettore di qualsiasi facoltà di rispondere o semplicemente reagire, è un altro conto.
Di solito leggo i tuoi post ogni giorno. Ma non rispondo. Ne prendo atto. Lo so, le vecchie abitudini sono dure a morire.
Comunque, dopo i pizzini, ecco l'ennesima auto-imposizione: non userò più i commenti. Mai. Risponderò con un post (sempre se riuscirò a chiudere la bocca).
Che io ci penso, e tanto, alle cose, ma ho decisamente più facilità a dire che a scrivere (non parliamo poi del fare).
Oppure no, è solo questione di tempo.

Per inciso, noi lurker avvezzi diremmo OT, sta per uscire/è uscito il nuovo di Paolo Nori, che parla di bologna e bolognesi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

invece era un flusso di coscienza pure quello. non si vedeva bene perché era in parte solidificato, che in quanto flusso faceva su e giù senza sbocco da un bel po'.
non commenti più? cioè, io posso imperversare nei commenti e fare domande anche cretine e qualsiasi cosa io dica, il tuo tirolese super-io ti costringerà a rispondermi con un intero post?
tipo, che ore sono? che tempo fa a bologna? esattamente, tu per quale motivo hai voluto un blog? lo hai già letto, questo bolognese libro (io lo leggerò comunque), e non ti torna in mente a volte, imbattendoti in varie bolognesità televisive o letterarie o cinematografiche o, quel verso di guccini su chi canta bologna, cantando canzoni che è come cantare di niente?