lunedì 10 settembre 2007

l'italianità nel mondo

(roma, italia, mondo)

ho sentito una quantità sconfortante di persone, persone che in linea di massima sarebbero anche sensate, che in altri tempi e in altri luoghi si sono mostrate in grado di esprimere concetti non del tutto deliranti, dire che il suo più grande merito sia stato quello di esportare l'italianità nel mondo.
spiegatemi. cos'è l'italianità? come la si esporta? chiunque sia famoso all'estero ha esportato l'italianità nel mondo? un sarto, un mafioso, un cuoco, un attore, un cantante, un politico, un calciatore, un nobel, fanno tutti parte della categoria degli esportatori di italianità nel mondo?
e quelli che l'italianità nel mondo non ci tenevano affatto a esportarla, ma l'hanno dovuto fare per forza, perché della loro italianità in italia non gliene fregava niente a nessuno? i cosiddetti cervelli in fuga, che peraltro è un'immagine davvero raccapricciante (visualizzo sempre 'sti fagotti grigi e molli che fuggono saltellando qua e là).
e poi. il suo più grande merito?
io di lirica non capisco niente e i grandi eventi a scopo benefico li guardo con sospetto. ma mi dicono che fosse un eccelso tenore, e che in effetti grandi cose, con la sua fondazione, le abbia fatte.
quindi a uno che è stato un grandissimo tenore, e che ha aiutato un mucchio di gente, deve essere riconosciuto, come più grande merito, quello di avere esportato l'italianità nel mondo?

il lunedì mattina, in genere, io mi sveglio ancora più polemica, infastidita e spaccapalle che nel resto della settimana. ma poi mi passa. più o meno verso martedì.

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