domenica 14 ottobre 2007

parole che vengono, parole che vanno

(roma)

per innamorarsi ci vuole coraggio. innamorarsi fa tremare. perché sei senza rete.
(la tua amica dominique, nel tentativo di rispondere alle tue domande, dopo il quarto whisky – da leggersi strascicando molto le sillabe)


ti chiedono se sei innamorata e all’improvviso non sai che dire. prendi tempo e cerchi di ricordarti cosa significhi. dall’altra parte magari pensano che è un estremo tentativo di difesa o un rigurgito d’orgoglio. invece, alla fine, devi confessare che non lo sai, perché è una parola che non sai più usare. non applicata a te. non le trovi più un senso.
ti senti come un libro letto a metà, a cui abbiano cancellato una parola all’improvviso. da ogni pagina, anche quelle già lette. togliendo il senso a tutto.
ti ritrovi seduta per terra, appoggiata all’armadio, a ripetere amore innamorarsi innamorata amare. e come tutte le parole ripetute troppe volte, alla fine sono solo suoni senza più significato. ti chiedi se sia questo il problema. se lei hai ripetute troppe volte. se le hai consumate. se le hai rotte, usandole male. che adesso non funzionano più.

provi con altre parole. rifletti sul tuo vocabolario, quello scritto da te, negli anni. parole desuete. neologismi. parole che hanno cambiato significato. la parola amicizia c’è ancora, ma ti è chiaro che, rispetto a dieci anni fa, la definizione è cambiata. amore innamorarsi innamorata amare. ci sono, ma senza definizione. non c’è scritto in nessuna pagina, cosa vogliano dire.
ti vedi con la tua amica, e quando passate dal vino al whisky, sai già che tra poco tutto inizierà ad essere molto lento e dilatato e facilmente comprensibile, anche se solo in quel momento, perché poi quando l’effetto passerà quello che avrai intuito svanirà via. e quindi cerchi di ricordarti tutto, ogni sillaba, la ripeti tra te, e pensi, ci sarà una frase con cui mi sveglierò domani mattina, che mi dirà che.

la notte sogni che, in un grande studio blu a due passi dal mare, il poeta conduce un gioco sul sistema solare, o sulla galassia. puoi scaricarlo sul mac. vi siete arenati sulla domanda su saturno. c’è qualcuno in trappola, prigioniero, da qualche parte, che deve essere salvato. non sai chi sia.
innamorarsi fa tremare. ora dovresti chiedere alla tua amica se era una figura retorica, o se intendeva, proprio, tremare. fisicamente. perché tu una settimana fa tremavi. e non è un verbo che usi spesso. non lo usi mai. è una parola così intima, secondo te, così privata. ma adesso lei non si ricorderà nemmeno di aver parlato con te, figuriamoci poi di cosa, e comunque secondo te non intendeva tremare in quel senso; e comunque non ha senso nulla, in qualsiasi senso, tutto questo non ha senso.

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