giovedì 7 febbraio 2008

alice guarda i gatti che guardano i cani che

(roma)

-polizia? accorrete, presto! c’è un tizio vestito di bianco che parla da solo e manda dei segnali verso il cielo!
-dai l’allarme, jeff! abbiamo il papa ubriaco all’incrocio con la 32esima!
(ratman)

(chiaro? ratman. non è mia. ditelo a quella guardia sfizzera che sta roteando l’alabarda spaziale)

ho scoperto perché il gatto ultimamente passa ore e ore davanti alla finestra e poi si allontana con aria soddisfatta e malvagia.
ho scoperto perché il cane dei dirimpettai ultimamente dà parecchio sul nevrotico e abbaia in continuazione.
sì, c’è un nesso.
sospetto la presenza di un varco dimensionale per pacchetti di sigarette nel soggiorno. li risucchia e li spedisce da qualche parte. non so bene dove, forse in un parcheggio per astronavi rosa. purtroppo il varco non risucchia anche la polvere (che, già che c’è), ma si limita a scroccare sigarette, e questo secondo me lo qualifica come varco dimensionale maschio.
il più grande operatore di telefonia fissa e mobile e liquida e gassosa dell’universo sta attraversando un periodo difficile, credo. anche io, per empatia e perché odio l’incoerenza sprecata (ci vuole talento per essere incoerenti, non ci si può improvvisare così). è che non funziona mai tutto, ma non si può nemmeno dire che non funzioni proprio niente, e di conseguenza quando chiamo il call-center non posso mai insultarli del tutto, ma non posso nemmeno non insultarli per niente. per rassicurarmi ogni tanto mi mandano mail in cui mi illustrano quanto sono efficienti. tipo, l’ultima era un panegirico su come siano bravi a bloccare lo spam; ma ho rischiato di non leggerla, perché il client l’ha dirottata immediatamente nella cartella spam.
prossimamente su questi schermi, inizieranno azioni di autoboicottaggio contro il blog, per protesta perché non mi scrivi niente dai tempi del santaramaclaus. e sarà saturno contromano, ma io mi annoio.

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