sabato 20 settembre 2008

rimorso per quel che m'hai dato

(roma)

mi è stato riferito da persona di fiducia che bologna ce l’ha con me. bologna non nel senso, l’altra metà del blog, ma proprio bologna la città, bologna arrogante e papale, bologna la rossa e fetale,
bologna la grassa e l' umana etc etc. quella bologna lì.
lo so benissimo perché bologna è offesa. allora adesso le spiego una cosa. anzi, gliela rispiego, che già l’avevo scritta.
bologna per me è pace.
per me, pace, è una parola rarissima. io sono in guerra da quando sono nata; per non farmi mancare niente sono nata prematura così ho dovuto iniziare a combattere dall’incubatrice. e non ho più smesso. ho combattuto con la mia famiglia, con la scuola, con il lavoro, ho combattuto tantissimo con l’amore e ho perso sempre, ho combattuto con intere città, quando non avevo nessun altro con cui combattere ed ero sola ho combattuto con me stessa.
l’unico posto al mondo dove io penso “pace”, è bologna. che è anche l’unico posto al mondo dove le persone che mi hanno voluto bene, mi hanno solo voluto bene, e non hanno sentito l’irrefrenabile necessità di farmi del male, visto che mi volevano così bene. a bologna non sono mai stata ferita, a bologna non ho mai perso nessuno, in tutta bologna non c’è un angolo, una piazza, un vicolo che mi faccia piangere. ogni volta che vado a bologna accumulo solo altro bene. martedì sera ho guardato una certa strada, un ricordo della mia visita precedente a bologna, e sono stata incredibilmente felice.
quando io sto male non scrivo di bologna.
quando io sto male vado a bologna.
così poi sto bene. e riparto, e rovino tutto, ma questa è un’altra storia.
quindi, la persona di fiducia dicesse a bologna di farsela passare. che io la amo e lei lo sa, e quindi, dai, bologna.

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