(roma)
ho passato buona parte della nottata a combattere contro la sindrome da decollo che ha colpito la mia camera da letto. appena mi sono schiantata sulle lenzuola, il letto ha iniziato a girare vorticosamente su se stesso; sono riuscita a fermarlo, ottenendo però che iniziassero a girare vorticosamente, in senso contrario, le pareti. ora ho un leggerissimo mal di testa e una certa nausea. però sono riuscita a far sì che il palazzo non decollasse roteando alle due di notte, e quindi sono fiera di me.
stamattina sono strisciata in cucina e la sedia mi ha guardato con compassione; pare che io non abbia un bell’aspetto. e questo è niente, dovrebbe vedere l’espressione che ha messo su il mio fegato. probabilmente nei prossimi giorni in effetti la vedrà, visto che sono ripiombata nel girone dantesco di quelli che hanno i medici coscienziosi.
comunque. in paris trance di dyer c’è questo dialogo qui.
- Oh, sì, io odio i bronci. La vita è troppo lunga per certe cose.
- Troppo corta, vorrai dire.
- No, troppo lunga.
ecco, è tutto quello che ho da dire su questa faccenda. almeno finché non esco e compro qualcosa per il mal di testa.
mercoledì 8 ottobre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento