lunedì 10 novembre 2008

dreamin' of a white xmas

(roma)

ho messo su gugl tutte le parole chiave relative ai miei sintomi, ed è venuto fuori che ho il cimurro. allora sono andata dal veterinario; cioè, io non ho un veterinario, gatto ha un veterinario. vabbè, adesso anch’io.
sono entrata e ho detto, cimurro. il veterinario ha detto che gatto è molto difficile che possa avere il cimurro, perché è un gatto. gli ho spiegato, non gatto, io. il veterinario ha detto che io non posso avere il cimurro perché sono io (devo aggiungerlo alla lista delle cose che non posso avere perché sono io). gli ho chiesto, ma non posso essere stata contagiata? il veterinario ha ribadito che gatto non può avermi attaccato il cimurro perché è un gatto. veramente pensavo più all’albero di natale nano. il veterinario ha chiarito, lievemente stridulo, che l’albero di natale nano non può avere il cimurro perché è un albero di natale nano.
allora sono tornata a casa a dare la bella notizia all’albero di natale nano. è nervosetto, in questi giorni, perché sente che si sta avvicinando il natale. l’albero di natale nano odia il natale. l’ho trovato imbronciato in un angolo, e gli ho chiesto che problemi abbia col natale. mi ha spiegato che il natale è una festa che ricorda la famiglia, e lui con la sua non va d’accordo; i suoi genitori non condividono le scelte che ha fatto. gli ho chiesto che cosa fanno i suoi genitori. mi ha risposto, le palme. ho detto, ah.
gli ho fatto presente che lui ormai ha una nuova famiglia; vive con me, gatto, il bastone della pioggia, la poltrona verde e tutto il resto del mobilio. lui mi ha guardato con un’espressione tipo, di famiglie in giro se ne sono viste di migliori, ma non ha detto niente, che trattandosi dell’albero di natale nano è un po’ un miracolo. allora ho cercato di convincerlo a cantare tutti insieme white christmas. mi ha chiesto che mi canto white christmas, se il mio dna viene da un posto dove a natale la neve al massimo la si vede in tivvù. è vero, l’anno scorso sono scesa giù dai miei, e il giorno di santo stefano stavo sul lungomare con un maglione leggero e una giacca, e ansimavo con la lingua di fuori come nemmeno un cane sotto il sole a ferragosto.
gli ho detto che ci si può sentire alberi di natale anche se si viene da posti pieni di palme. che poi in sintesi è un po’ la storia della nostra vita. si è convinto. il bastone della pioggia, ribattezzato per l’occasione bastone della neve, ci ha dato il ritmo, e abbiamo cantato white christmas abbracciati. la poltrona verde la facevo più intonata, eh.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

il problema è che Natale è una palla.


Di neve, ovviamente, che avevi capito ?

Bandini ha detto...

Credo che sia il cimurro ad avere te.

Anonimo ha detto...

cletus
sì, una palla. di neve. compatta. lanciata a bomba contro la sopravvivenza.

bandini
eh, io gliel'avevo detto di vaccinarsi, ora è un casino. avere me è una vera rogna (uh, i sintomi della rogna, vado a controllare) (no, niente rogna) (io, niente rogna. il cimurro non so).

Anonimo ha detto...

Beh, poteva andare peggio, potevi prendere il Mosaico Del Tabacco...
Sì, pure se stai diminuendo...

Anonimo ha detto...

da wiki: "malattia delle piante di origine virale, che colpisce molte specie tra cui la barbabietola da zucchero, il cetriolo, il mais, la patata, il pisello, il pomodoro, il tabacco".

eviterò di chiederti quale tra queste piante ti ha ricordato la mia pregevole personcina.

Anonimo ha detto...

Uh, piante tutte abbastanza pericolose, metaforicamente parlando, peraltro. o_O
;-)