mercoledì 19 novembre 2008

f u m e t t i

(roma)

ieri notte non ho dormito perché c’era troppo silenzio. sì, lo so, e quando c’è rumore perché c’è rumore, e quando c’è silenzio perché c’è silenzio. è che non si sentiva assolutamente niente, nessun cane abbaiava, gatto non è impazzito alle tre di notte iniziando a catapultarsi dal divano alla poltrona alle pareti (che è una cosa che irrita moltissimo la poltrona verde e il cuscino del divano, oltretutto; loro a quell’ora dormono), il solito tizio che parcheggia in ventisette manovre non è tornato a casa (forse non è riuscito ad uscire dall’altro parcheggio), la macchina con la cinghia che si sta rompendo non è passata, nessun ubriaco si è messo a urlare, insomma, niente. io vivo da sola, ma sono circondata da una famiglia allargata di rumori e consuetudini. io, se la macchina con la cinghia rotta non passa entro le quattro, mi preoccupo. tipo, si sarà rotta definitivamente? sulla statale? sul raccordo? si saranno sfondati i cilindri? e il tizio delle due che parcheggia in ventisette manovre, che fine ha fatto? questa gente senza volto, senza nome, senza sesso, senza età, io la conosco. mica possono sparirmi così.
e quindi ho riletto v for vendetta, perché alle tre di notte se hai joyce sul comodino, proprio non è il caso (soprattutto considerando il fatto che io nemmeno ho un comodino) (uso la mensola della finestra) (che però è stretta e ci stanno solo dei libri uno sull’altro e una sveglia che non uso e il posacenere e l’elastico per capelli che gatto si frega dopo pochi secondi) (gli piacciono gli elastici per capelli, non so perché).
insomma, si dice graphic novel, lo so, ma a me piace la parola fumetti. non la usano più perché la trovano poco dignitosa, poco seria, perché una storia potente come quella di watchmen, o quella di v for vendetta, risulterebbe sminuita, a definirla, fumetti. e invece, fumetti. fumetti fumetti fumetti. è bello, fumetti. al limite, se sono giap, manga, ma solo perché dopo quattro anni di giapponese qualche parola di questa lingua assurda ogni tanto la dovrò pur usare, cioè, non è che posso stare tutto il giorno inchiodata in mezzo a un incrocio in centro ad aspettare che si avvicini un giapponese a chiedermi dove sta piazza navona, così gli rispondo, cazzo, mi sono scordata come si dice piazza, ecco, così nemmeno gli rispondo.
comunque.
v for vendetta hanno fatto un film che tutto sommato non era poi male, ma chiaramente hanno tagliato qua, hanno sfrondato là; questi sono tempi che uno v for vendetta deve leggerlo. e tenerlo ben presente. e rileggerlo. anche se passa la macchina con la cinghia che si sta rompendo. watchmen, il prossimo anno esce il film. io non mi fido molto. allora, secondo me è meglio leggerlo prima, così si sta più tranquilli, ecco. chissà stanotte se passano, se parcheggiano, se abbaiano, se.
(ho controllato, si dice hiroba, piazza: 広場).

3 commenti:

Bandini ha detto...

Io vorrei tanto che mi facessero un film sul fumetto di Madman, che non è il telefilm sull'agenzia pubblicitaria degli anni Cinquanta o Sessanta, boh, forse Sessanta. Ma adesso sta a vedere che non lo faranno mai perché c'è questa serie televisiva che si chiama uguale.

Anonimo ha detto...

http://en.wikipedia.org/wiki/Madman_(film)

chieti. e ti sarà tato.
(paolo rossi)

Bandini ha detto...

Wooooah!