venerdì 28 novembre 2008

fuori è un mondo fragile ma tutto qui cade incantevole

(roma)

oggi ho capito che la pecora è in realtà un drago. sarei passata a trovarla per metterla al corrente delle mie lucide intuizioni, ma ho avuto paura di oltrepassare la barriera nel vicolo troppo presto. ci si ritrova così a mondo malgrado, nell’intuizione di un attimo.
mi piacciono i miei colori riflessi nello specchio di tre quarti, il bianco e il nero, sono un personaggio in b/n; la curva sotto gli zigomi a rientrare, sempre più accentuata, tutto il mio passato aggrappato a pochi millimetri dentro me stessa, mi viene più da pensare al passato che al futuro. dicono di quegli attimi in cui ti passa tutta la vita davanti, è strano, non si pensa a quello che avverrà, che potrebbe accadere, ma a quello che è già passato, restiamo sempre con la testa voltata all’indietro anche alla fine, è strano e normale, siamo quello che siamo già stati.
il mio amico telefona per avvertire che farà tardi. non è un problema, per me, io faccio tardi da sempre. in loop incantevole dei subsonica, con la forte sensazione di aver già visto quelle meteoriti cadere.
se oltrepasso la barriera torno finalmente nel mio mondo, dove gli oggetti parlano e i draghi hanno visi da pecora, perché sono saggi e antichi e rassegnati alla nostra inconsistenza.
non si direbbe, ma è una giornata buona, in cui tutto ha un suo senso. almeno per me.

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