lunedì 23 marzo 2009

il tuo diploma in fallimento è una laurea per reagire

(roma)

il ricordo più forte che ho del giorno della mia laurea, è il flash di una scena a cui non ho assistito.
mi sono laureata in marzo, appello del pomeriggio; ero l’ultima. quando sono uscita era buio. mi ricordo persone che avevano portato fiori anche se avevo detto che non volevo fiori, persone che avevano portato regali anche se avevo detto che non volevo regali. io ero in nero, la mia tesi in blu, senza scritte in copertina. mi ricordo che la signorina l. e manolo erano seduti nei banchi alla mia destra. con manolo ci eravamo già lasciati, io stavo entrando ufficialmente nell’era poeta h.r.
però è venuto lo stesso.
la mattina mi ero svegliata, ero entrata nella cabina della doccia, avevo girato il rubinetto. niente acqua. l’avevano staccata per lavori che dovevano fare nel palazzo, senza avvertire. ho passato un’ora a litigare con chiunque e a minacciare di denuncia qualche centinaio di persone. hanno riattaccato l’acqua. prima di uscire per andare all’università ho chiamato la signorina l. e le ho raccontato dell’acqua. lei ha riso.
la scena che ricordo meglio, senza averla vista, è la signorina l. che arriva con la sua 127 bianca nel posto dove ha appuntamento con manolo, accosta, lui sale, lei gli racconta, ridendo, la scena dell’acqua; gli dice, il giorno della discussione della tesi si sveglia, si alza, entra nella doccia, scopre che non c’è acqua; manolo ride e commenta qualcosa del tipo, è sempre lei. la signorina l. continua il suo racconto: poi scende inferocita le scale e litiga con chiunque, operai, impiegati, minaccia l’apocalisse; la signorina l. a questo punto ha le lacrime agli occhi, manolo ride in quel modo, quello in cui rideva solo di me.
quando sono arrivati all’università, io sono schizzata da manolo e gli ho detto, indignata, ma lo sai che mi avevano staccato l’acqua?, e lui ha ricominciato a ridere e mi ha risposto, lo so, me l’ha raccontato in macchina la signorina l.
e poi ha aggiunto, eh, sei sempre meravigliosa.
poi mi sono laureata.
poi la vita ha continuato a scorrere. come acqua.

dai, che ce la possiam fare. noi splendidi esseri.